Abraham Hyacinthe Anquetil-Duperron: la nascita dell’orientalismo in Europa

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La cultura orientale si diffuse in Europa a partire dalla metà del 1700 con la pubblicazione di alcuni testi sulla cultura indiana e cinese. Quindi ben lungi da qualsivoglia fantasticheria New Age. 

Un compito importantissimo lo svolse indubbiamente Abraham Hyacinthe Anquetil-Duperron (1731-1805), studioso francese delle lingue orientali, il quale non é conosciuto solamente per avere tradotto le Upanishad, ma viene ricordato anche per aver tradotto per primo lo Zend Avesta, ovvero il libro sacro dei persiani nel 1759; rendendo così possibile la diffusione di questo testo in Europa. Spingendosi verso Est fino a Surat, trovò alcuni testi avestici nascosti, riuscendo così a terminare la traduzione.

Anquetil-Duperron, eccentrico teorico dell’egualitarismo, che nella propria mente riusciva a conciliare il giansenismo con il cattolicesimo ortodosso e il brahmanesimo, viaggiò attraverso l’Asia per provare l’esistenza effettiva di certi Eletti e delle genealogie bibliche. Nel 1786 a Parigi, tradusse le Upanishad dal persiano al latino, dopo che nel 1657 il principe persiano Dārā Shukoh, studioso dell’Induismo e desideroso di giungere ad un sincretismo religioso che ponesse fine alle lotte religiose tra Indù e Musulmani, fece tradurre le Upanishad in persiano.

Le Upanishad formano il corpus di scritti che rappresentano il nucleo fondamentale della religione o filosofia Induista. Questi testi nel loro insieme formano la base da cui ha origine il Vedanta, ossia la scienza sacra e tradizionale del popolo induista.

Il Vedanta deriva dal termine Veda ( dalla radice Vid) che significa allo stesso tempo “vedere” e “sapere”, in quanto la vista è intesa come simbolo della conoscenza.

La pubblicazione in Europa di questo corpus di scritti risultò un grande successo; infatti, successivamente, uscirono una serie di commenti destinati a lasciare il segno per gran parte dell‘800.

Nelle nostre scuole, costrette sino a quel momento entro i limiti angusti dell’eredità greco-latina filtrata attraverso il Rinascimento (e dovuta pure, in gran parte, a fonti islamiche), egli introdusse la visione di innumerevoli civiltà del passato, di una infinità di letterature; e, ciò che più conta, i pochi paesi europei non furono più i soli ad avere impresso il loro marchio nella storia.

M.I.F.

E. W. Said, Orientalismo. L’immagine europea dell’Oriente,

 

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